sabato 21 luglio 2012

LA BANCA DEL POPOLO di Guido Grossi

NON DOBBIAMO SALVARE LE BANCHE.

Se vogliamo salvare noi stessi, recuperare una vita serena e dignitosa, restituire un futuro ai nostri figli, dobbiamo lasciarle fallire, come è giusto che sia.

L'intera Europa sta scegliendo di demolire lo stato sociale e di imporre alle popolazioni sacrifici tanto insopportabili quanto stupidi, che rovinano le famiglie e uccidono le imprese.

Perché? Solo in nome della necessità - non spiegata ma data per certa e ineluttabile - di salvare un sistema finanziario che oramai è putrido, infetto, marcio nelle radici, che si rifiuta di finanziare lavoro e sviluppo perché ha interesse a mantenere bolle speculative.

Mi ribolle il sangue nelle vene.

Denuncio la sfacciata falsità di quanti affermano che salvare questo sistema è nell'interesse dei cittadini e della collettività.

Un'unica funzione bancaria è utile all'economia: l'intermediazione creditizia. Vuol dire remunerare e proteggere il risparmio, prestandolo ad aziende e famiglie. 

Hanno smesso da tempo di farlo: è sotto gli occhi di tutti.

Le autorità non muovono un dito per cambiare le cose: poche chiacchiere e nessun fatto. E' evidente che traggono interessi personali - ricchezze e potere - dal mantenimento di questo sistema.

Non vogliono che le banche tornino a prestare soldi alle aziende ed alle famiglie, perché le loro ricchezze sono investite sui mercati finanziari: il fallimento della finanza trascinerebbe con se ricchezze e potere delle classi dirigenti.

L'attuale sistema è stato disegnato e coltivato, trasformato lentamente in una macchina concepita per trasferire tutte le risorse possibili dall'economia reale ai mercati dei capitali, ai mercati finanziari.

Quei mercati che hanno reso ricco e potente l'1% della popolazione mondiale, sfruttando il restante 99. Che pretendono, ora, di dettare le condizioni e scandire i tempi della riduzione delle nostre libertà.

La nostra libertà è il vero ostacolo al mantenimento di questo sistema e dei loro vergognosi privilegi !

Denuncio quanti stanno operando per ridurre le libertà democratiche per mantenere in vita questo sistema.

Mercanti di denari, quelli che un Cristo incazzato ha scacciato a frustate dal tempio, come meritavano e meritano.

Se ci tolgono la libertà di scelta democratica, allora è nostro diritto e nostro dovere reagire.

Se le autorità non hanno coraggio - e interesse - a cambiare le cose, cambiamole noi.

Costituiamo una nuova banca del popolo che abbia il divieto statutario di investire i risparmi dei cittadini nei mercati finanziari, con l'unica eccezione per i titoli di stato. Che abbia lo scopo di remunerare il risparmio dei cittadini, investendolo nell'economia reale, prestandolo ad aziende e famiglie perché tornino a creare ricchezza e benessere.

Facciamole fallire noi quelle banche che si ostinano a fare finanza. Ritiriamo i nostri risparmi per portarli nella banca del popolo.

Chiediamo che i soldi investiti nei prodotti truffaldini che ci hanno propinato ci vengano rimborsati, e se non lo fanno, denunciamoli alla magistratura. 

Perché con quei prodotti, con artifizi e raggiri ci hanno tratto in inganno, al fine di perseguire un indebito profitto: art. 640 codice penale.

GUIDO GROSSI

e-mail di Guido : info@locandadeltempo.it
Tel. 3391625170
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