giovedì 28 giugno 2012

LUNGHE ORE

FUORI

E' ANCORA GIORNO

MA

LA' DENTRO

E' NOTTE

GIA'

DA MOLTO

NON DANNO
TREGUA
I PENSIERI

I PASSI
DELLE GUARDIE
LUNGO
IL CORRIDOIO

E LA VOGLIA
RABBIOSA
DI DORMIRE
DI
DIMENTICARE TUTTO

IL CUSCINO
SOPRA
LA TESTA
E
LA COPERTA VECCHIA
INTRISA
DI
CUPA RASSEGNAZIONE

LUNGHE ORE
DI UNA NOTTE
SENZA STELLE
CHE
NON PASSA MAI

IL RUMORE
DI
UNA PORTA
METALLICA
CHE
SI CHIUDE
E POI
SCENDE
IL SILENZIO

IL CARCERE
ORA
RESPIRA
COME
UN SOLO UOMO

E
ALL'INSONNE
PARE
DI
SENTIRE
I
LORO PENSIERI
DI
CONOSCERE
I PENSIERI
DI
OGNUNO
DEGLI ALTRI CONDANNATI

IL FLASH
DELLO SCOPPIATO
CHE
SI RIGIRA
NELLA BRANDA
SOPRA
IL
DESIDERIO COLPEVOLE
DELLA "ROBA"
CHE
GLI MANCA

IL TUMULTO
DEL RING
NELLA MENTE
DEL
PUGILE NERBORUTO
SPROFONDATO
IN UN
SONNO QUIETO
DALL' ALTRA
PARTE
DELLA STANZA

EGLI SENTE
IN SE STESSO
IL DOLORE FISICO
DEL MALATO
DI RENI
L'INFAME
DA DUE SOLDI BUCATI
CHE
OGNI TANTO
NEL SONNO
INVOCA
LA MADRE

E I PENSIERI
GELIDI
CHE
NESSUNO
FORSE
HA CONOSCIUTO MAI
DELL'ASSASSINO
TATUATO

LUNGHE ORE
DI
UN
CANE RANDAGIO
IN
MEZZO A LUPI
E
IL RICORDO
DEL
CIELO LIBERO

DI
UNA LIBERTA'
BUTTATA
PERCHE'
NON VALEVA NULLA

E DA SEMPRE
IL SOGNO
SEMPRE
PIU' LONTANO
E IMPOSSIBILE
DI
UN MONDO
DIVERSO

FINO
A COMPRENDERE
CHE
LA VERA LIBERTA'
IN FONDO
NON
LA PUOI
CHIEDERE
A NESSUNO
DEVI
COSTRUIRLA
DA SOLO

LUNGHE ORE
PER CAPIRE
CHE
ERA
PROPRIO
TUTTO
SBAGLIATO.

  r.  v.

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