giovedì 16 febbraio 2012

CRISI GRECA: LA PAROLA A PAOLO BARNARD

Il disastro finanziario che si è abbattuto sull'Eurozona imperversa: questo che vi riporto di seguito è l'ultimo intervento in ordine di tempo di Paolo Barnard, pubblicato oggi sul suo sito.
Paolo Barnard, come già detto in precedenza, è colui che vuole portare in Italia il gruppo di economisti della Modern Money Theory che dal 24 al 26 febbraio a Rimini terrà un summit per illustrare gli effetti deleteri dell'Euro e della politica finanziaria dell'Unione Europea sull'economia dei Paesi membri e per indicare la possibile via d'uscita da questa spirale di crescente impoverimento e recessione.

 r. v. 




Un manicomio criminale a piede libero.
No, veramente, questi sono degli psicopatici criminali e decorticati cerebrali. Mi dispiace, questo pezzo è complicato, non si può semplificare più di tanto, poiché il Vero Potere è immensamente complicato e su questo vince. Chi non ha voglia di far fatica nel capire per poi veramente opporsi al Vero Potere, vada da Alternativa, dai Decrescita o da Benettazzo a fare il pagliaccio che gioca ai soldatini con la vita di gente disperata. (Sì, sono sprezzante. Preferite testa di cazzo? Mi va bene. Ma quanto ho appena detto è sa-cro-san-to).
I termini del ‘salvataggio’ della Grecia sono dettati da un manicomio criminale a piede libero. Primo: per iniziare l’operazione ‘salvataggio’ che taglierebbe 100 miliardi di Euro dal debito greco, la EU deve spendere IN VIA PRELIMINARE 93,5 miliardi. In via preliminare significa senza ancora ridurre di 20 centesimi il totale del debito ellenico. Cioè 93,5 miliardi di Euro gettati al gabinetto solo per accendere il motore, non per arrivare da nessuna parte.
Secondo: l’avvocato difensore del governo greco, in teoria del popolo greco, è lo stesso avvocato difensore dei creditori greci, e si chiama Cleary Gottlieb Steen & Hamilton di New York. Il consulente finanziario del governo greco, in teoria del popolo greco, è lo stesso consulente finanziario dei creditori greci e si chiama Lazard, sempre New York. Questo prova oltre ogni dubbio che l’intero governo greco lavora PER i poteri finanziari internazionali e PER le banche greche e internazionali, accordandosi dalla stessa parte della barricata, e NON dalla parte dei cittadini greci, che sono soli.
Terzo: la Grecia deve assolutamente godere della decisione dei parlamenti dell’Eurozona di dargli almeno quei soldi preliminari (93,5 miliardi) per il salvataggio se vuole mai convincere i suoi creditori che la sua offerta sta in piedi (offerta greca = si riprende 200 miliardi di Euro di suoi titoli di Stato indietro distruggendoli, e a chi li possedeva ne offre 100 miliardi di nuovi). Ma questo deve accadere entro il 29 Febbraio, e i parlamenti non saranno in grado di approvare i soldi necessari (se mai li approveranno) prima del 27. Nelle successive 48 ore è impossibile concludere nulla e questo significa l’annullamento forzoso dell’offerta greca. E, di nuovo, stiamo parlando solo di riuscire a trovare in tempo i soldi per l’accensione del motore, non quelli per fare il viaggio vero e proprio, cioè il cosiddetto ‘salvataggio’ completo della Grecia che ammonta ad altri 130 miliardi di Euro (e che è poi una truffa come già spiegato in altri miei interventi).
Quarto: se non si trovano neppure i soldi basilari in tempo – fa cui i 30 miliardi di Euro che fungono da mazzetta per convincere i creditori a stare al gioco – questo significa che i creditori rischiano di accettare un gioco (cioè l’offerta della Grecia di restituirgli solo la metà di quello che gli deve) che, senza poi quei soldi basilari, finisce ad essere un gioco di carta straccia. Perché oggi essi, a carte ferme, hanno in mano 200 miliardi di Euro di debito pubblico greco che possono ancora tentare di vendere per qualsiasi cifra, ma domani si possono ritrovare incastrati, dopo aver accettato l’offerta della Grecia ma senza l’ok dei parlamenti per i soldi basilari di cui sopra, con in mano 100 miliardi di titoli di Stato greci che valgono… zero, proprio zero, perché a quel punto i mercati fanno lo shut down e la Grecia fa default. Ma proprio questi timori, con tutta probabilità, convinceranno i creditori a non partecipare per nulla all’offerta della Grecia, e anche questo significa automaticamente il default.
Ora attenzione al giro dei soldi coinvolti in questo disastro, che esiste SOLO PERCHE’ LA GRECIA VIVE NELLA ZONA EURO, e non avendo più una sovranità monetaria non può che sottostare a queste torture da psichiatria sadica (come accadrà a noi). Trenta (30) miliardi di Euro come mazzetta di cortesia per allettare i creditori a stare al gioco, tutti sborsati dal Fondo di Stabilità Finanziaria Europeo (EFSF) e che sono tutti debiti contratti dall’Eurozona, cioè titoli garantiti dal EFSF – poi arriverebbero settanta (70) miliardi di nuovi titoli di Stato Greci da offrire ai creditori, altro debito impagabile da un’economia che si è contratta solo quest’anno del 7%, proprio a causa di questi obblighi, figuriamoci in futuro quando gli obblighi saranno cento volte più soffocanti per la sua economia – poi ci sono gli interessi che vanno pagati agli investitori per cinque miliardi e mezzo (5,5), relativi ai titoli di Stato greci che questi accettano di ridare indietro alla Grecia – poi però, ah!, fosse semplice: il fatto è che sono le banche greche a detenere la maggioranza di quei 200 miliardi di titoli di Stato greci marci e che vanno decurtati del 50%. E allora la conseguenza dell’offerta greca di pagare solo il 50% di ciò che deve, finisce per distruggere la banche greche che falliscono in automatico, e questo significa che mentre si fa tutto questo giro psicotico di miliardi assurdi, se ne devono subito trovare altri ventitre (23) di miliardi per ricapitalizzare le banche greche – ma ah!, ancora più grottesca follia: le banche greche azzerano così anche la liquidità, cioè vanno a sotto zero di possibilità di svolgere le loro funzioni di prestatori di capitali a famiglie e aziende, quindi ci pensa la BCE di Draghi a pompargli una montagna di miliardi nelle casse. Ma siccome una Banca Centrale non può regalare soldi a chiunque, e deve sempre ottenere in cambio un qualche pegno, il pegno che le banche greche danno a Draghi sono gli stessi titoli di Stato greci marci che non varranno più nulla per via proprio dell’offerta greca di cui sopra (e che la stessa BCE ha caldeggiato) che è minata dal problema dei parlamenti di cui si è detto e dei creditori nel panico ecc... La BCE di fatto sta comprando titoli greci marci sapendo a priori che non varranno un accidenti, e quindi a sto punto deve aggiungere altri trentacinque (35) miliardi di Euro alla fiera della follia per tappare anche questo buco delle medesime banche.

E questo ci porta dove? Solo al punto preliminare di tutto il salvataggio, che ancora non è neppure iniziato. Cioè 93,5 miliardi di Euro di debiti aggrovigliati buttati al vento e prima ancora che la Greci ne sborsi altri 70, con un default della Grecia ancora certo, i greci scorticati vivi, e le banche che sono le uniche tutelate dal governo greco, dalla BCE, dal EFSF, e da Cleary Gottlieb Steen & Hamilton più Lazard, naturalmente.

Amici greci, SIETE SOLI, NON AVETE PIU’ UN GOVERNO, il vostro governo si chiama Clearly Gottlieb Steen & Hamilton e Lazard. E siccome neppure questo basta al Vero Potere, la proposta della Germania è di ottenre la posticipazione delle elezioni greche di Aprile e d’imporre ad Atene di un governo di soli tecnici indicati dalla UE, “così come fatto in Italia”.

E per voi italiani, che non chiamerò “manica di deficienti divisi fra il popolo di Rete 4 e Sanremo e quello disprezzabile di Santoro, Vendola, Repubblica” perché poi dite che offendo la gente, riporto l’ultima mail telegrafica che mi ha mandato uno dei cinque relatori del prossimo Summit MMT di Rimini (http://www.democraziammt.info/), e cioè il Prof. William Black, e che suona come un comunicato di Radio Londra del 1943: “Hanno distrutto la Grecia, e ora hanno puntato gli occhi su di voi. Dobbiamo fermarli, c’è bisogno di ogni singolo uomo/donna disponibile”.


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